sabato 7 aprile 2012

si torna a casa

Salutammo Maria Stella e il marito invitandoli al nostro matrimonio quando sarà pronta la data. Lui si offrì di farci da fotografo, dopo tanti anni da guardone aveva sviluppato una certa pratica. Tutto questo affetto mi commuoveva e mi faceva capire che davvero stavamo facendo la cosa giusta. Maria Stella si offrì di curare la festa di addio al celibato di Stefano e il solo pensiero mi fece venire i brividi dall'eccitazione! Naturalmente ci avrebbero fatto un regalo indimenticabile ma non vollero anticiparci nulla, anche se colsi nello sguardo di Stefano uno strano sorriso. La chiacchierata tra donne con Maria Stella mi fece bene, sapevo che anche su loro avremmo potuto contare per qualsiasi cosa. A casa dovemmo aspettare che i nostri amici terminassero la loro partita con le turiste senza interromperli ma quando uscirono dalla stanza con quelle splendide creature nude, il mio fidanzato fu scosso dalla visione di quei due culi perfetti e così esotici. Non c'era tempo per farglieli assaggiare e mentre Giuliano faceva la doccia per poi partire mi dedicai ai saluti con Franco, lasciando il mio futuro marito in compagnia di quelle giovani ragazze che se lo mangiavano con gli occhi. Interrompere le loro effusioni fu molto triste per me, finalmente Stefano più sicuro di sè riusciva a godersi le attenzioni femminili e a me piaceva vederlo corteggiato. Invitammo anche loro al matrimonio pur sapendo che sarebbe stato molto difficile averle di nuovo in Italia. Non perdemmo altro tempo in saluti strappalacrime tanto ci saremmo rivisti a breve e partimmo.
In aereo mi trovai seduta tra Giuliano e Stefano e ripetemmo il gioco dei due fidanzati divertendoci a scandalizzare un'anziana suora che chissà in quali terribili fiamme dell'inferno voleva vederci bruciare. Quando la suora si addormentò per non guardare oltre, Giuliano prese a parlare del matrimonio, era su di giri e non vedeva l'ora di iniziare i preparativi. "Per un matrimonio ci sono così tante cose da fare, dal vestito, alla casa, dovremo darci da fare subito e io in qualità di primo testimone dovrò passare molto tempo con Sabrina, lo sai vero Stefano?". Stefano lo sapeva e sicuramente non gli dispiaceva la prospettiva, del tempo con Giuliano mi avrebbe fatto bene e sarei arrivata raggiante al gran giorno. Ma Stefano aveva ancora stampate in mente le immagini di quei due culi stranieri in cui si era imbattuto e ripensava alle parole del marito di Maria Stella, il sesso interraziale...voleva saperne di più. Giuliano come sapete non è il tipo che si risparmia quando si tratta di magnificare le sue prestazioni e ci raccontò per filo e per segno i dettagli della loro mattinata. Le avevano scopate sullo stesso letto, ognuna la sua senza scambi o eccessive porcate ma se le erano godute di gusto. Tra tante donne che aveva avuto, le straniere conservano sempre un particolare fascino del mistero, del non conosciuto e anche un sapore particolare. Le giapponesi in particolare sono tutte figa diceva, lo vogliono sempre là e se la fanno leccare che è un piacere. Ci raccontò che non sapendo più come altro soddisfarle dopo averle leccate a lungo e scopate ancor di più era arrivato pure a masturbarla con il piede sentendo le sue contrazioni vaginali sull'alluce. Stefano durante il racconto aveva il jeans che sembrava scoppiare, si fece coraggio e chiese a Giuliano altri dettagli. "La figa, Giuliano, parlami ancora della sua figa". "Amico mio che dirti, all' apparenza sembra strettina più di una vergine ma credimi una volta dentro ti ci puoi pure perdere, la cosa più sensazionale resta il sapore, è di un dolce da far venire il diabete! Credo proprio che dovresti provare....Sabrina permettendo ovviamente". Per la prima volta ero tirata in causa in quel discorso tra uomini, si erano invertiti i ruoli, ora ero io quella di troppo ma la cosa mi eccitò notevolmente. "Si, concordo, credo proprio che dovresti provare amore, mi piacerebbe essere messa a confronto, non temo la concorrenza nipponica ahaha". "Beh provare o no io adesso ho proprio bisogno di segarmi, con permesso". Stefano si alzò e raggiunse il bagno per sfogare la sua eccitazione. Io di tutto il racconto avevo colto con voglia l'idea di scopare su uno stesso letto ognuno con la propria partner, era un'esperienza che mi mancava, chissà se sarebbe capitato prima o poi, ma ripensando alle parole di elogio sul sapore della figa, mi accorsi che anche quella era un'esperienza che mi mancava. Amo troppo gli uomini per rinunciarvi ma a volte la curiosità si fa sentire e poi si sa che i rapporti saffici suscitano sempre parecchio interesse tra i maschietti, a questo punto della mia vita non mi sentivo più di escludere nulla. Stefano naturalmente ci mise pochissimo, e quando tornò al suo posto trovò Giuliano con le mani impegnate nel mio pantalone un pò sbottonato. Lo baciai mentre venivo sulle dita del mio testimone di nozze giusto in tempo prima di atterrare di nuovo a casa.
Sabrina

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