domenica 1 aprile 2012

Il timido Riky

Così passarono circa 6 mesi di incontri saltuari con Enrico, e la nostra affinità cresceva, nel frattempo io avevo compiuto i 17 anni e il mio sedere si era praticamente abituato alle notevoli dimensioni di quel porco di Enrico, anche le mie orecchie ormai erano abituate alle sue frasi creative, insomma per quanto mi piacesse e godessi bene con lui era tempo di novità. Nella comitiva era entrato un ragazzetto nuovo, non ricordo bene chi lo avesse portato anche perchè era un tipo molto molto timido era difficile avvicinarlo ma era sempre presente. Io e Stefano non eravamo più gli unici single e questo ragazzo carino, con un fisico ben definito mi incuriosiva. Peccato solo che rispondesse a monosillabi ogni volta che tentavo un approccio anche normale, non sapevo proprio da dove iniziare e non capivo come mai non avesse una ragazza, brutto assolutamente non era. Era il 7 marzo quando ottenni il suo numero di telefono, ricordo la data perchè passammo un'intera serata a chiacchierare, il giorno dopo ci sarebbe stata quella cazzo di festa della donna, le ragazze del gruppo si erano organizzate per andare a festeggiare nei night club, i ragazzi ne avrebbero approfittato per una serata al maschile, probabilmente andando a puttane. Entrambe le soluzioni erano piuttosto squallide e scontate per entrambi, decidemmo di sottrarci a questi riti di massa. "Se proprio devo guardare un bamboccio che si spoglia senza anima preferisco che quel bamboccio lo faccia solo per me, io ho casa libera e tu sei un bel bamboccio, che ne dici?" Ci fu un interminabile minuto di silenzio, forse pensava ad uno scherzo. "Ma si dai scherzavo era chiaro, però la casa libera ce l'avrò davvero, se
non hai da fare magari passa mi fa piacere". Io ovviamente non scherzavo affatto ma dovevo creare una trappola come si deve se volevo farlo cedere. Non fu facile riprendere il discorso la sera quando mi venne a trovare, feci partire una musica soft, mi sistemai sul divano e tra un bicchiere di vino e l'altro (era un periodo parecchio alcolico si) rilanciai la proposta, questa volta senza scherzare. Capii che ero serissima e diventò più rosso del pantalone che indossava. "Ma..io...beh...non ne sono capace" tentò di sottrarsi il timido Riky. "Ma dai! Tutti sono capaci di spogliarsi, non dirmi che fai l'amore vestito!" "Ehm....veramente io....non faccio l'amore, non l'ho mai fatto ecco!". Questa volta ero io incredula, se non me lo avesse detto così rosso in viso non gli avrei creduto ma mi sfiorò l'idea che le ragazze non gli piacessero e non sapevo come dirglielo senza offenderlo. Fu lui a prevenirmi "no, non pensare male, la topa mi piace, pure troppo è che lo vedi sono timido, non ho mai il coraggio di provarci". Mi sentii sollevata, non volevo abbandonare la partita. "Beh allora mi concederai l'onore di essere la prima a vederti senza vestiti? Dai festeggiamo!". Timidamente si lasciò convincere e lo spettacolo che vidi mi mandò su di giri, non fu certo uno spogliarello professionale ma non era quello che cercavo. Riky si lasciò ammirare, lo feci girare, camminare...sembrava sciogliersi al punto che quando lo invitai ad avvicinarsi per guardare meglio mi si parò davanti, completamente nudo con il pisello che penzolavaproprio a pochi cm dal mio viso. Allungai una mano, non si ritrasse ma gli venne duro in un istante. Era il mio via libera, alla mano feci seguire le labbra, ebbe un brivido...chissà in quanti ricordano le emozioni del primo pompino...ovviamente non fu un vero e proprio pompino,mi bastò accoglierlo in bocca e in due colpi di lingua lo sentii fiottare nella mia gola. Mandai giù tutto per levarlo dall'imbarazzo dimostrandogli che non c'era nessun problema. Era ancora rosso in viso e si scusò mille volte, lo rassicurai continuando a leccargli la cappella finchè non si tranquillizzò. Non era il caso di andare oltre quella sera, ma io stavo diventando Sabrina bocca e culo e il pensiero di sverginare questo bel giovanotto divenne una costante nei giorni seguenti. Lui non avrebbe mai avuto il coraggio di chiedermi altro, già i pompini che divennero sempre più frequenti lo mandavano in estasi e con il giusto allenamento diventò sempre più bravo a controllarsi facendoli durare sempre di più. Quando mi accorsi che aveva raggiunto la durata giusta tornai all'attacco. C'è da dire che durante i nostri incontri di sesso orale io restavo sempre completamente vestita, lui non ricambiava non perchè non volesse ma perchè non sapeva come fare. La maggior parte di quei pompini si svolgevano in auto, lui era da poco maggiorenne, quindi anche volendo...alla prima serata di casa libera di nuovo lo invitai a salire per stare più comodi. Dopo qualche succhiata per indurire bene l'arnese mi fermai. "Oggi ti mostro anche io qualcosa". Era fuori di sè, sicuramente non se l'aspettava, mi spogliai, mi lasciai guardare. "Vedi questa è la figa, ma anche io come te non l'ho ancora data a nessuno." Questa dichiarazione lo rassicurò prima di sentire il resto. "Dietro però c'è il culetto...e qui si può entrare tranquillamente...se ti va". Non dimenticherò mai l'espressione di stupore che vidi sul suo viso. Il sesso anale lo aveva visto e sognato tante volte nei film porno ma era convinto che mai nella vita sarebbe capitato proprio a lui. Fu un'inculata meravigliosa, forse anche per tutte le lezioni ricevute nei film, riuscì a farmi godere come piace a me e venne anche lui fino a sfinirsi. Il mio timidone!
Sabrina


1 commento:

  1. Riki dev'essere molto dolce... con i ragazzi timidi ma dotati Sabrina dà il meglio di sé!! sei una grande sabri...

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