venerdì 20 aprile 2012

Acquisti

Mi sbrigai a tornare a casa lasciando Stefano ritornare nella parte del mio premuroso e ingenuo fidanzato. Il gioco funzionava alla grande e ora sembrava essere passato nelle mie mani, volevo giocare ancora un pò prima di riportare i due Stefani a tornare ad essere una persona sola. Ebbi il tempo di spogliarmi completamente e sistemare tutte le foto di quei due giorni sul pc prima del ritorno di Stefano.
Mi trovò nuda e finse sorpresa "Tranquillo tesoro è tutto ok, i tuoi sono a cena fuori abbiamo tutto il tempo".
Stefano era venuto da poco e pure abbondantemente in quella camera di albergo, non era sicuro di riprendersi in fretta per potermi scopare, ma non era affatto quello che volevo. Il gioco psicologico doveva proseguire. Mi sedetti su quel tavolo aprendo le gambe per mostrargli la "sorpresa" che lui stesso aveva creato sulla mia figa.
Stette al gioco naturalmente.
"Ma Sabrina...che ti è saltato in mente? Sai che adoro il tuo pelo...dove è finito? Perchè mi hai fatto questo?".
"Ma non sono stata io tesoro, capiscimi a volte bisogna fare anche queste cose, gli amanti sono capricciosi".
"Vuoi dirmi che è stato ancora quel porco?" "Se vuoi non te lo dico ma è meglio che guardi tu stesso".
Stefano si avvicinò al pc e iniziò a scorrere le foto senza dire una parola. Gli andai alle spalle e feci scendere la mano nei suoi jeans. Si stava indurendo come mi aspettavo.
"Sono belle vero?"
"Bellissime" borbottò. "Tu sei bellissima" Era nuovamente al massimo dell'erezione.
"Grazie amore, spero tu non sia troppo arrabbiato con me"
"Beh si un pò lo sono ma sarei uno stupido se pensassi che una donna come te possa desiderare un uomo soltanto, come me per giunta".
"Non essere sciocco Stefano, con te è amore, con lui è solo sesso, capisci?"
"Ah certo solo sesso" come se la cosa potesse consolarlo. Consolarlo o meno di sicuro lo eccitava e tanto anche.
"Beh poi ci sono le sue ma non credo ti possano interessare".
"Dai dai fammi vedere chi è questo toro che ti scopa". Gli mostrai anche le foto che avevo scattato a lui ben sapendo entrambi che non mi scopava, se non quell'unica volta.
"Cosa ne pensi?"
"Boh non saprei...è un uomo e tu sai che non mi piacciono gli uomini"
"Si vabbè però hai visto che cazzo?"
"Ho visto ho visto dai lo ammetto non è male".
"Lo proveresti anche tu un cazzo così?". Stefano non rispose.
"Beh sai oggi mi ha confessato che vorrebbe fare sesso con una donna col cazzo, tu cosa ne pensi?"
"Sabri tesoro ma che ne so...ognuno ha le sue fantasie, sono cose vostre credo"
"E qui ti sbagli! Se te ne ho parlato è perchp voglio che siano cose nostre invece".
Stefano era confuso, stavamo parlando della stessa persona, cioè lui, come se ne usciva?
"Come dici tu ognuno ha le sue fantasie ed è giusto così, io ho pensato di accontentarlo ma voglio che tu mi dia una mano".
Sembrava estasiato da quella prospettiva, era ad un passo dal realizzare una nuova fantasia e poteva farlo liberamente perchè lo avrebbe fatto nei panni di un altro.
"Io come sai bene non ho il cazzo, e non credo lui si riferisse ai giocattoli che uso per me, mi accompagneresti a comprarne uno adatto?".
Mi rivestii alla svelta lasciando Stefano con i suoi pensieri e il cazzo molto duro.
Entrammo in quel sexy shop come una coppietta in cerca di uno scherzo da fare agli amici. Girammo tra gli scaffali, guardammo le copertine dei film porno che Stefano possedeva in gran quantità e finalmente ci fermammo al reparto dei falli finti. Ce ne erano di ogni forma colore e dimensione, ma nessuno faceva al caso nostro. Non era un vibratore che cercavamo. Girammo ancora ma senza successo, si stava facendo tardi.
"Dai Stè chiedi a quella commessa o da qui non ne usciamo"
"Ma...io???"
"E certo che vuoi che lo faccia io? Tanto mica è per te che ti frega".
Questa volta ero eccitata io, non posso dirvelo perchè non lo toccai ma sono certa che invece il cazzo di Stefano era diventato più piccolo di un lombrico per l'imbarazzo di ciò che stava per fare.
Avvicinò la commessa più bona del negozio e a bassa voce chiese se avevano degli strap-on. La ragazza gli sorrise maliziosa, cosa che aumentò visibilmente l'imbarazzo di Stefano. Ce ne mostrò un paio e optammo per il più sottile ma non troppo corto, su una scala di misure umana, rappresentava già qualcosa di maggiore della media. Per far godere un uomo analmente è importante arrivare alla giusta profondità.
Pagammo e uscimmo ma non mi risparmiai una pacca sul culo di Stefano mentre la ragazza continuava a sorridere.
Sabrina

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