lunedì 23 aprile 2012

Nuovi giochi


Ritrovare Giuliano dopo tanto tempo fu davvero una sorpresa per me. Avevo capito che Stefano si era un pò stufato di lui e temevo seriamente che non lo avrei più rivisto, come sapete Giuliano ha sempre avuto un forte ascendente su di me, come dire...il primo pompino non si scorda mai. Eppure durante la cena provai degli strani sentimenti di gelosie incrociate, ero gelosa di dividere il mio primo ragazzo con quella topa di cui temevo il confronto ma ero gelosa anche di lei che poteva rappresentare la mia prima esperienza saffica, senza contare che il facino di Giuliano rischiava di mettere in ombra il mio Stefano per il quale avevo messo in piedi tutto questo. Nonostante tutto le parole di Stefano a Giuliano sembravano sortire effetto, lo stallone si era dato una calmata almeno apparente e i complimenti all'arte culinaria di Stefano piovevano in abbondanza da tutte le parti provocando come potete immaginare un forte imbarazzo nel mio tenero fidanzato. Mi estranai un pò dalla conversazione persa nei miei pensieri su come risolvere quella serata inaspettata, finire a letto con Valentina davanti a Giuliano era escluso, almeno stasera, ma non volevo nemmeno relegare Stefano nell'ormai troppo abusato ruolo di guardone.
Occorreva un'idea...due cazzi aveva detto Giuliano non sapendo ancora di che pasta era fatta la nostra amica e io pensai che in realtà di cazzi in quella casa ce ne erano ben 3 se consideriamo quello che proprio la bella topa ci aveva indotto ad acquistare, 3 erano anche i cazzi di cui aveva bisogno la mia amica per arrivare al piacere come lei stessa mi aveva confidato. Ma come al solito Stefano aveva ragione, perchè avere fretta? Non solo ci saremmo potuti rivedere la sera dopo ma anche quella dopo ancora. Il problema era spiegarlo a Giuliano che finita la cena ripartì all'attacco raccontando a Valentina la storia di sabrina bocca e culo. Ero stranamente in imbarazzo, mi ero talmente affezionata all'idea di un triangolo solo nostro che la presenza di Giuliano iniziava ad infastidirmi. Avrei potuto fingere un gran mal di testa e congedare i nostri ospiti ma non ero certa che era quello che voleva anche Stefano. Presi in mano la situazione per evitare che degenerasse riportando il discorso sulle doti culinarie del mio amore.

"Ragazzi allora, avete spazzolato tutto...la cucina di Stefano fa sempre miracoli, e non avete ancora assaggiato tutto". Mi accorsi troppo tardi che quella frase si poteva prestare a facili allusioni e infatti la risposta di Giuliano fu pronta "Quanto hai ragione Sabri, qui c'è proprio molto da assaggiare". Stranamente però non faceva un passo verso la bella Valentina, perfino un maschio come lui ne sembrava intimorito, e faceva bene!
"Anche su questo hai ragione Giuliano, ma rischiamo un0idigestione se assaggiassimo tutto stasera non ti pare?" "Uhm...tu cosa proponi amica?" finalmente Valentina entrò in quella conversazione dandomi man forte.
"Beh tanto per iniziare propongo che una sera sola non possa bastare per cui ritenetevi invitati a cena anche per le prossime tre"
"Tre????" esclamò Stefano più preoccupato della fatica culinaria che lo aspettava che del piacere che ne avrebbe potuto ricavare.
"Si amore tre, mi è appena venuta un'idea, per fare le cose per bene propongo di dedicare una serata ad ognuno di noi, mi spiego meglio, se ci incontriamo in tutto quattro volte, ognuno di noi avrà la possibilità di dirigere il dopo cena come preferisce, stabilendo le regole del gioco secondo i propri gusti." Mi fermai per guardare le reazioni dei miai amici. Valentina si leccò le labbra considerando di quanto tempo avesse bisogno per sentirsi a suo agio, Stefano che adorava sempre di più il lato ludico di quelle situazioni venne a baciarmi complimentandosi dell'idea, solo Giuliano sembrò insofferente all'idea di dover aspettare tre sere per infilarlo tra le cosce della bella topa ma dovette suo malgrado acconsentire.
"Visto che ho avuto l'idea, la prima sera di gioco tocca a me e la regola di stasera è: niente orgasmi per i maschietti. E si gioca a modo mio".
Stefano sembrava seriamente preoccupato, avrebbe preferito ritirarsi dai giochi per paura di perdere ancor prima di iniziare ma anche lui non poteva tirarsi indietro.
"Spiegaci tutto Sabri" mi invitò Valentina curiosa e contenta di non doversi preoccupare di sembrare frigida, se gli orgasmi maschili erano fuori gioco avrebbe potuto pensare solo a spassarsela.
"Beh per prima cosa direi che abbiamo ancora addosso troppi vestiti, credo che ognuno di noi sia curioso di vedere o rivedere i propri compagni di gioco" e così dicendo presi dal tavolo una delle tre bottiglie di vino che ci eravamo allegramente scolati, la misi sul pavimento e credo che a tutti i presenti in quel momento tornò in mente il famoso gioco della bottiglia che ha accompagnato l'adolescenza di chiunque.
"A turno chi viene indicato dalla bottiglia dovrà levare un indumento, e uno soltanto, all'altra persona che verrà scelta dalla bottiglia, in modo tale che avremo tutti la giusta calma per apprezzare per bene quello che vedremo." Non so nemmeno io a volte dove mi vengano certe idee ma finalmente avevo conquistato anche il consenso di Giuliano che sembrava divertito e fece girare per primo la bottiglia che andò a toccare proprio lui. Nuovo giro ed esco io. Giuliano mi libera dolcemente delle scarpe e tocca a me.
Esce Stefano che imita l'amico sfilando le scarpe di Valentina perdendosi in ginocchio davanti a lei con lo sguardo lungo quelle cosce che non aveva il coraggio di toccare per non essere penalizzato da questo gioco infantile ed eccitante.
Il gioco prosegue e a turno ognuno di noi si è trovato a sfilare qualcosa dell'altro. A me è toccato sfilare la maglia di Valentina per lasciarla in reggiseno riempiendomi di nuovo desiderio verso quella ragazza, Giuliano imbarazzato ha dovuto levare i jeans al mio fidanzato, Stefano a sua volta ha dovuto sfilare le calze a Valentina potendo a questo punto soddisfare il desiderio di accarezzarle le gambe e così via.
L'ultimo giro prevedeva slip e boxer dopo che anche le nostre tette furono messe al vento. Era il giro più atteso ma anche il più rischioso per motivi diversi. Io desideravo da morire poter sfilare le mutandine di Valentina camuffando così tramite il gioco quella strana voglia mentre credo che per Giuliano e Stefano non fosse lo stesso in caso si fossero trovati a levare uno le mutande all'altro. Nessuno prendeva l'iniziativa di girare la bottiglia forse anche per il gusto di rimandare il piacere finale. I sorteggiati avrebbero preso posto al centro della stanza in modo che tutti potessero avere una vista completa.
"Stefano sfilerà le mutande a...." giro di bottiglia, supance.... "Sabrina!!!"
"Ohhhhhhh" fu il coro da stadio che accompagnò il mio andare al centro della stanza con Stefano al seguito. Il fatto che fosse proprio lui a mettermi a nudo per prima fu particolarmente eccitante per entrambi. Il mio fidanzato che mi offre agli altri, proprio come piace a noi. Mi piazzai di fronte a Valentina offrendo il culo a Giuliano e Stefano con mani tremanti per l'eccitazione infilò le dita nell'elastico facendo attenzione che i nostri amici non perdessero un solo dettaglio del mio culo e della mia figa che lentamente si mostrava a loro.
"Sabrina è una tortura! Dovreste legarmi su questa poltrona per evitare di venire là a morderti il culo" fu il commento di Giuliano. Valentina invece rimase in silenzio ma mi fissava passandosi la lingua sulle labbra in modo molto malizioso, lo presi come il segnale che aspettavo e in quel momento desiderai di sentire per la prima volta una lingua di donna accarezzare la mia intimità. Corsi a girare la bottiglia per non lasciare troppo spazio a quei pensieri ma lo feci piegandomi bene a 90 gradi davanti a Giuliano sempre più impaziente.
Valentina indossava un perizoma minuscolo e levarglielo da parte di Giuliano fu un gioco da ragazzi abituato come era con quel genere di intimo. Lo fece da gran maestro rivelando a me e a Stefano la figa più bella che avessi mai visto in vita mia. Completamente depilata aveva delle labbra carnose e sporgenti che erano un invito alla lussuria più sfrenata. Valentina consapevole dell'effetto che la sua vagina provocasse sul pubblico restò in piedi al centro della stanza, io raggiunsi Stefano per sussurargli all'orecchio "E' uno spettacolo!". Stefano sudava freddo di fronte a tanta bellezza, aveva paura ad ammettere che quella figa era pazzesca per paura forse di ferirmi ma io avrei pagato per vederlo scoparla come un matto. Era quasi come se l'avessi scopata io tramite lui. Tramite il cazzo dell'uomo che amo.
Restavano i ragazzi ancora da scoprire del tutto anche se ormai le loro erezioni lasciavano ben poco all'immaginazione, Giuliano era sull'orlo di buttare via i boxer per saltarci addosso ma la calma del gioco gli imponeva di aspettare il suo turno.
Per tenerlo buono decidemmo di piazzare lui al centro della stanza e girare la bottiglia mentre lo sguardo curioso di Valentina si concentrava sul grosso pacco di Giuliano che ormai per me e Stefano non era più una novità.
La bottiglia decise che a liberarlo dall'impaccio dei boxer sarebbe stato Stefano. Seguì un momento di silenzio imbarazzato, o meglio il silenzio di Giuliano era sicuramente delusione, quello di Stefano non era imbarazzo per il gesto in sè, Giuliano era un suo amico e lo aveva già visto nudo tante volte, poi non si trattava di fare nulla di particolare, il suo era più timore di venire giudicato dalla splendida Valentina. Ma fu proprio lei ad incoraggiarlo ribadendo che era solo un gioco e che nessuno si sarebbe fatte strane idee su di loro. Se doveva farlo per far piacere a lei tanto meglio, Stefano prese coraggio, si avvicinò all'amico e con un gesto di complicità tutta maschile mise a nudo il grosso pene eretto di Giuliano. Vidi Valentina ripetere il gesto voglioso con la lingua che aveva riservato a me e non ci furono più dubbi era una donna naturalmente portata per il piacere, di ogni tipo. Anche Giuliano si lasciò ammirare per il tempo necessario prima di lasciare il posto a Stefano il cui slip sembrava davvero sul punto di strapparsi. Inutile dire che Stefano era tanto eccitato quanto imbarazzato e a me piaceva da morire vederlo così.
Valentina propose che in quanto ultimo si sarebbe dovuto denudare da solo e così fu deciso. Non so dove gli venne il coraggio ma a quel punto Stefano improvvisò uno streep in piena regola con tanto si sculettamento, mano che copriva il pacco e lancio finale dello slip che per ripicca forse finì addosso proprio a Giuliano. Ridemmo tutti di gusto.
Il gioco ci aveva preso più tempo del previsto, quando Valentina guardò l'orologio si accorse che le restavano poche ore di sonno e una lunga giornata di lavoro l'indomani per cui ci propose di rimandare il resto alla sera seguente. Fui stupita nel notare che perfino Giuliano nonostante il cazzo duro da morire non ebbe nulla in contrario, forse iniziava ad apprezzare questo nuovo modo di giocare.
Stefano ci servì dell'ottimo liquore che avevamo comprato in Sicilia e ci gustammo quest'ultima delizia completamente nudi con gli sguardi che indagavano i corpi altrui prendendo accordi per la sera seguente.
La decisione comune fu quella di riprendere da dove stavamo interrompendo stasera per cui avremmo cenato già completamente nudi e la guida del gioco post cena sarebbe toccata a Giuliano a patto che sarebbe venuto con un'idea originale e divertente.
Ci salutammo dopo che Valentina declinò l'invito di Giuliano ad essere riaccompagnata a casa, aveva tutta l'intenzione di essere ligia alle regole, ma prima di andare volle ringraziare me e Stefano per la serata speciale e l'inizio di questa nuova amicizia e volle farlo baciandoci entrambi sulle labbra prima di attirare i nostri visi contemporaneamente al suo in un inaspettato intreccio di lingue a tre.
Non poteva regalarci buonanotte migliore.
Sabrina

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