giovedì 26 aprile 2012

La clinica dell'orgasmo.

(in foto: Abbie Cat, CUMatose, Brazzers.com)

Era tutto pronto per l'ultima serata. Feci venire i nostri ospiti un pò prima, e diedi loro dei fogli. Gli diedero una lettura veloce prima di capire di cosa si trattasse. Era il copione di un film, che quella sera avevo in mente di realizzare insieme al loro aiuto. Avevo impiegato una notte intera alla stesura di quel progetto. L'idea sembrò strana a tutti. Il film aveva un titolo: la clinica dell'orgasmo. Li portai nella camera degli ospiti, che per l'occasione avevo trasformato in una camera di un ospedale. Giuliano sbuffò perchè non aveva voglia di imparare tutte le frasi a memoria, ma io lo rassicurai dicendogli che il suo personaggio aveva sì e no quattro battute. Poi invitai Sabrina e Valentina ad andare in camera da letto, dove avrebbero trovato i loro costumi di scena. Giuliano avrebbe dovuto indossare soltanto un camice azzurro, per lui era facile. Per le ragazze era un pò più complicato entrare in quelle divise in lattice da infermiere, ma alla fine sarebbe stato tutto perfetto, come l'avevo immaginato. Diedi a tutti circa mezz'ora per imparare il copione, dal momento che non era molto difficile, io intanto mi misi ad armeggiare con la cinepresa e con i fari che avevo comprato per l'occasione. Ero euforico, non solo perchè stavo per realizzare un film porno, ma perchè una delle attrici protagoniste era la mia fidanzata, nonchè futura moglie. Certo non sapevo se avrei potuto farlo circolare, non so se me l'avrebbero permesso, però era proprio quello che volevo fare. Magari metterlo in condivisione su Internet, insomma fare in modo che altri potessero godere di quel progetto. Ma di questo poi ne avrei parlato con loro, e se avessero accettato, lo avrei messo in condivisione subito dopo averlo montato. Il primo ad entrare nel set cinematografico da me realizzato fu Giuliano, con indosso il camice blu. Aveva già il pene eretto, lo vedevo chiaramente; mi disse che aveva letto il copione e l'effetto sul suo arnese era stato molto positivo.
"Cosa devo fare?" mi chiese.
"Beh, l'hai letto o no il copione? In effetti non devi fare molto. Ficcati nel letto e aspetta l'arrivo delle infermiere".
Dopo qualche minuto arrivarono anche loro. Sentii il rumore dei loro tacchi sul pavimento. Erano meravigliose, due infermiere che avrebbero curato il malato da ogni suo problema.
"Noi siamo pronte" mi disse Valentina.
"Va bene" azionai la videocamera, recitai il nome del film e diedi il ciak.
Le ragazze si avvicinarono sculettando al letto dove Giuliano si fingeva febbricitante.
"Abbiamo un caso di penis erectum" disse Valentina toccando con un dito il bozzo che il pene di Giuliano creava da sotto le coperte. "Bisogna eseguire subito un intervento con la massima urgenza. Lei cosa propone?" chiese guardando Sabrina.
"Io direi di esaminare meglio il paziente, affinchè si possa capire meglio l'entità del problema" Sabrina scoprì il lenzuolo e poi alzò il camice di Giuliano fino a mettere a nudo il suo grosso pene eretto. "Mmh, vedo che abbiamo molto lavoro da fare qui. Le faccio innazitutto osservare queste" disse mostrando a Valentina le palle di Giuliano. "Guardi come sono grosse. Ebbene, questo è chiaramento un segno che ci fa capire che il nostro paziente ha seriamente bisogno di eiaculare".
Valentina avvicinò il suo stetoscopio alle palle di Giuliano, poi lo accostò all'asta del cazzo e ascoltò attentamente. Inquadrai con maniacale precisione i movimenti delle sue mani; con una teneva lo stetoscopio, e con l'altra accarezzava gentilmente il membro di Giuliano.
"Le pulsazioni sono irregolari" disse. "Chiaramente il quantitativo di sborra è molto consistente. Dobbiamo operare immediatamente".
Valentina e Sabrina raggiunsero con le labbra il glande bello gonfio di Giuliano, baciandolo delicatamente. Poi lo infilarono in bocca a turno e ogni tanto si lasciavano andare a qualche bacio lesbo. La cosa che mi colpì di più fu la professionalità di tutti e tre, sarà anche perchè conoscendosi e desiderandosi, erano più spronati a mettercela tutta. E allora Giuliano fece mettere Sabrina a pancia in giù sul letto, e le fece allargare le gambe, e Valentina sopra, nella stessa posizione, in modo da avere quattro buchi davanti a se, e a quel punto lui si alternò prima in uno e poi nell'altro, senza dover lasciare insoddisfatta nessuna delle due. Giuliano, però, preferì dedicarsi ai loro buchi del culo, e allora toccò prima a Sabrina, che stando sotto Valentina riceveva sia la nerchia di Giuliano che le carezze di Valentina. Poi passò agli altri buchi. Sabrina ebbe un intenso orgasmo, e a quel punto, con la videocamera, mi concentrai esclusivamente sul suo viso, per catturare tutte le sue svariate espressioni di piacere. Poi toccò a Giuliano, che fece inginocchiare tutte e due, e piantandogli davanti agli occhi il cazzo si masturbò fino a sborrare copiosamente. Gli schizzi saltarono prima sul viso di Sabrina e poi su quello di Valentina, e a quel punto cominciarono a baciarsi, passandosi la sborra da bocca a bocca. Non potevo crederci; avevo realizzato un film porno. Ma adesso avevo voglia di farlo circolare, ma non sapevo in che modo. I miei attori andarono a fare una meritata doccia, tutti e tre insieme. Non so cosa avvenne dentro il bagno, sotto quel tiepido getto d'acqua, perchè io me ne restai a passare il video sul computer, per poi montarlo. Non potevo attendere, volevo vedere immediatamente il risultato dei miei sforzi. Giuliano, dopo la doccia, andò via, ma Valentina si fermò da noi anche quella notte. Venne da me, indossava un accappatoio bianco, e mi guardava lavorare al computer.
"Sai, stasera non sono venuta" mi disse.
"Mi dispiace" dissi guardandola negli occhi.
"Cosa ne farai di questo film?".
"In realtà non ne ho idea".
"Sai, c'è una coppia di mezza età, lì al mio sexy shop, sono amanti del cinema a luci rosse, Sabrina li ha intravisti stamattina. Spesso mi dicono che sarei perfetta per un film porno. Se non ti dispiace vorrei farlo vedere a loro".
"Ma è fantastico!" l'idea mi piaceva da morire. "Appena ho finito di montarlo glielo farai avere".
"Stavo pensando che io e te, ancora non abbiamo fatto l'amore" mi disse con un tono di voce molto sensuale, e capii chiaramente che quello era un invito ad andare in camera da letto. "E tra l'altro sono l'unica che in questi giorni non ha avuto un orgasmo. Ne voglio uno anche io, Stè. Lo voglio ad ogni costo. Giuliano non è stato in grado di darmelo, in questo senso è un ragazzo molto egoista. Ti prego, fammene avere uno tu".
L'invito era davvero interessante. Così andai da Sabrina a chiederle di venire in camera da letto con noi, ma la trovai in soggiorno, che dormiva sul divano. La chiamai, e lei si destò appena.
"Amore, io e Valentina andiamo in camera da letto. Vuoi venire anche tu?".
"No, andate. Io voglio solo dormire. Mi raccomando a te, trattala come se fosse una principessa, perchè Valentina è una ragazza molto speciale".

Stefano.

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