venerdì 13 aprile 2012

Godere in silenzio

Quando aprii gli occhi nel letto di Stefano avevo passato buona parte della notte con quel grosso affare nel culo, non fu per nulla semplice ma il pensiero di farlo con amore per il mio amore ebbe il controllo sui miei muscoli anali e alla fine riuscii a sprofondare in un sonno deliziosamente animato dalle scene più hard che il mio cervello poteva concepire. Non posso dirlo con certezza ma credo di aver provato un paio di involontari orgasmi anali nel sonno perchè le contrazioni del mio buco del piacere avevano lentamente espulso il giocattolone lasciandomi morbida, dilatata e pronta per la nuova avventura.
Mi accorsi di essere sola nel letto, Stefano è sempre stato un tipo mattiniero per cui pensai di approfittarne e fingermi ancora addormentata fino al suo ritorno.
La mia attesa non fu lunga e nella penombra più che vedere intuii la figura del mio uomo stendersi vicino a me e iniziare a palparmi per vedere se fossi sveglia.
Tremante, trattenni il respiro, non mi mossi e attesi.
Stefano si avvicinò ancora, toccò il mio corpo indigiando sui seni, le natiche ma sempre senza dire una parola...e io lo stesso. Nella mia testa rimbombava il suo capriccio di vedermi con quell'uomo affamato di sesso, dei suoi desideri perversi mentre lui avrebbe appagato il suo facendo il voyeur.
Mentre ci pensavo aprii le cosce per il mio uomo ma la mia mente rivedeva la virilità enorme di Sean. Da quando avevamo intrapreso questa nuova vita sessuale non era come sapete la prima volta che mi davo ad un altro partner, che mi sentivo una puttana per amore, ma questa volta era diverso, Sean era davvero enorme e dotato di tutta quell'esperienza, anche se il pensiero mi preoccupava il mio corpo era fremente ed eccitato. Mi sarei lasciata chiavare da Sean se era questo che desiderava Stefano. Avrei appagato il piacere del mio uomo rendendolo ancora più cornuto e amandolo sempre di più, e anche per il mio piacere di femmina depravata.
A quel punto non so se Stefano mi credeva ancora addormentata o meno ma mi prese la mano e la fece scorrere sul suo petto tra quei pochi peletti che lo ricoprivano, la guidò giù fino al suo membro duro, consapevole che non avesse niente a che vedere con quello spropositato di Sean. Poi mi palpò la vagina e mi infilò un dito lungo fino in fondo.
Ora si lo sapeva che ero sveglia, si stese su di me e mi introdusse il membro duro nella figa. Subito schizzò in me lunghi e possenti getti di sperma. Io non avrei potuto godere insieme a lui nemmeno se lo avessi voluto in un tempo così breve.
Il suo piacere doveva essere stato particolarmente intenso perchè al momento dell'orgasmo mi aveva stretta fin quasi a soffocarmi. Poi si ritrasse e rimase coricato mentre la sua virilità si ammosciava dfacendo colare le ultime gocce di sperma.
Mi alzai per andare a lavarmi. Sulla pelle era rimasto l'odore del mio uomo e solo a quel punto quell'odore mi provocò un'eccitazione che dovetti calmare con l'acqua del bidet mentre introducevo le dita per estrarre i grossi grumi di sperma e capii cosa aveva voluto dire ieri sean a proposito degli odori forti, desideravo all'improvviso anche io di perdermi negli odori e nei sapori più intimi e forti del mio uomo, lo avrei leccato ovunque per coglierne tutte le essenze.
Tornando in camera mi fermai a contemplare il corpo nudo di Stefano, provai un fortissimo sentimento di amore verso quell'uomo capace di godere nel vedermi godere con altri, tornai a sdraiarmi accanto a lui, gli accarezzai la verga e le palle fin sotto al culo. sentii il flusso dell'eccitazione riempirmi nuovamente la figa e portai le dita che avevano accarezzato l'intimità di Stefano vicino al naso per respirare quel gusto selvatico, ma decisi di non venire, dovevo restare eccitata, e conservarmi per quella nuova prova d'amore.
Sabrina

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