sabato 14 aprile 2012

La monta (prima parte)

"Quanta fretta! Sabri sei proprio una donna caldissima" mi rispose Sean porgendomi la sua mazza in tutto il suo splendore. Ci siamo, pensai, quando il gioco si fa duro...e qui si era fatto parecchio duro. Afferrai quel fallo mostruoso con entrambe le mani, era diventata una colonna durissima.
Stefano si era posizionato nella sua postazione da voyeur e mi guardava con gli occhi pieni di desiderio. Come ci aveva insegnato Franco, guardarci era fondamentale. Sostenevo il suo sguardo mentre mi abbassavo a baciare e succhiare il grosso pene, masturbandolo con una mano e giocando con le palle rugose e colme di sperma con l'altra.
Volevo a tutti i costi prendere in bocca il glande, ma quella cappella era troppo grossa e mi riempiva tanto la bocca da impedirmi di succhiarlo e lavorarlo di lingua, rischiavo di fargli male con i denti.
Sean si lasciava accarezzare in quel modo senza reagire, si divertiva sempre a vedere le donne in difficoltà nel sesso orale, solo il suo cazzo si ingrandiva sempre più potentemente. Mandò anche lui un'occhiata complice al mio fidanzato prima di prendere in mano la situazione. Stefano iniziava a rilassarsi e sean lo prese come un segnale di via per spingermi sul letto. Docilmente spalancai le cosce offrendogli il mio sesso già bagnato e aperto.
Sean mi alzò le gambe in alto mentre guidava il suo membro verso l'entrata della vagina, mi penetrò selvaggiamente. Mi sentivo riempita fino in fondo, i suoi colpi mi facevamo sussultare quando il glande toccava il fondo e il suo pelo mi solleticava il clitoride, il suo petto mi schiacciava le tette e le mani mi stringevano le natiche. Fu una scopata animalesca, giusto per presentarci.
"Ah, che bel culo che hai...". Mi diedi completamente godendo a farmi chiavare così rudemente.
"MMM come mi chiavi bene con quel cazzo mostruoso...mi stai sfondando la figa ma è meraviglioso..non ho mai goduto tanto..continua...fammi godere". Il mio piacere era sull'orlo e quando arrivò il mio primo orgasmo cercai la bocca di sean per baciarlo con foga.
Lui intanto continuava a scopare con un vigore impressionante e mi venne dentro senza perdere l'erezione e strizzandomi le natiche ancora più forte. Il mio sguardo era concentrato su Stefano per capire se stesse apprezzando o si fosse pentito, non riuscivo a capirlo ma nonostante avessi già goduto sentivo il bisogno di essere posseduta ancora, di essere aperta nell'intimità, di darmi tutta a quel maschio insaziabile. Ora era una necessità.
"Stai per godere ancora porcona..lo sento" mi urlò Sean.
"Si...continua...." mormorai.
Con quel membro enorme che mi sfondava avrei dovuto gridare di sofferenza ma guardare Stefano mi infondeva sicurezza, il mio uomo era accanto a me, mi sosteneva e mi incoraggiava a lasciarmi andare, faceva mescolare in me sentimenti di gioia, dolore, piacere e libidine. Fu il pensiero di Stefano questa volta a provocarmi un nuovo orgasmo. il ritmo della scopata divvenne allucinante, credevo davvero mi rompesse tutta ma Sean insisteva, accelerava con i fianchi. Gli piantai le unghie sulle natiche dure, urlavo godendo e trascinai anche lui a sfuotarsi gridando come una bestia.
Stefano non aveva perduto un attimo di quanto era accaduto e si era masturbato per tutto il tempo, smettendo solo quando si trovava sul punto di godere. L'uomo che aveva scelto come toro da monta non lo aveva deluso.
Giacevo su quel letto sfinita, Sean era appagato ma ci si era detti che era solo l'antipasto, restava la parte più impegnativa: il mio culo, voleva lasciarlo per dopo cena.
Stefano richiuse la sua erezione nei pantaloni. "E allora?" chiese a sean "Avete già finito?"
"Beh per il momento" rispose l'uomo nudo "Ricominceremo dopo aver messo qualcosa sotto i denti".
Sean naturalmente era un uomo che conosceva bene come vanno queste cose, non eravamo la prima coppia con cui aveva a che fare e aveva l'esperienza giusta per sapere quando era il momento di trasformarsi in un animale da letto e quando tornare ad essere il signore distonto che conoscevamo. E sapeva bene anche quando era il momento di farsi da parte. Andò in bagno per lasciarci soli. Questo è il momento più delicato, dovevamo condividere solo tra noi certe emozioni.
Stefano venne a sdraiarsi accanto a me sul letto tenendomi teneramente tra le braccia e coccolandomi come se fossi una bambina. "Mi pare che tu abbia goduto in modo splendido vero?" mi sussurrò.
Mi limitai ad annuire, ero troppo safinita per parlare. Stefano mi accarezzò il ventre e la sua mano scivolò fino al sesso che trovò bruciante e gonfio, impastato di umori e dello sperma di Sean in una miscela appiccicosa che mi stava colando nel solco tra le natiche.
Avete conosciuto Stefano ormai, sapete che ragazzo raffinato sia ma capirete che situazioni come queste risvegliavano in lui gli istinti più bestiali.
"Allarga le cosce" mi chiese "fammi vedere come quel toro ti ha sfondata la figa".
Obbedii senza alcun pudore, finalmente sentivo le dita del mio uomo allargarmi le grandi labbra della vagina scostandole per vedere l'entrata da cui fiottava ancora il miscuglio di umori che sembrava inesuaribile, d'altronde era ovvio che un uomo come Sean con il lavoro che faceva avesse le sue riserve di sperma.
Stefano fece una cosa che non mi sarei mai aspettata, incollò la bocca al mio sesso così come era. La sua erezione divenne intollerabile e si dovette masturbare per godere immediatamente.
Sean scelse quel momento per tornare in camera, proprio mentre Stefano stava lappando golosamente la mia vagina.
"Vedo che te la spassi" sorrise rivolto a Stefano.
Arrossendo per la vergogna di essere stato sorpreso in quella situazione umilante Stefano si rialzò asciugandosi la bocca con il dorso della mano. "Voglio che la chiavi ancora davanti a me".
"Se ti fa piacere non chiedo di meglio, ma prima andiamo a cena e rilassiamoci, nessuno ci mette fretta".
Sabrina

1 commento:

  1. mmmmmmmmm come scopata iniziale devo dire che è andata benissimo!! oh sabrina ho la cappella tutta zuppa a immaginare l proboscide di sean che fa fatica a entrare prima nella tua bocca e poi tra le tue gambe.. ma non avevi voglia di stringerlo un po' tra le tue tettone? sei una vera dea del sesso e sento di amare profondamente le tue spagnole!

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