giovedì 12 aprile 2012

Una cena elegante.

(in foto: Eva Notty, Big Titty Bitches, PornFidelity.com)

Finalmente Sean si unì a noi. Anche lui era piuttosto elegante, e quando arrivò al nostro tavolo ci alzammo per salutarlo; io con una stretta di mano, e Sabrina biaciandolo sulle guance. Vidi la mano di Sean allungarsi verso il fondoschiena della mia fidanzata e accarezzarglielo con delicatezza. Poi ci mettemmo a sedere. Nessuno sembrava essersi accorto di chi era Sean. Ma vi ripeto che quello era un posto elegante, e le persone erano tutte appartenenti a classi sociali alte; quindi è probabile che alcuni di quegli uomini conoscessero le imprese epiche de La Proboscide, ma facevano di tutto per nasconderlo, di fronte alle proprie mogli, per non passare come dei pervertiti che comprano abitualmente materiale pornografico. Finalmente arrivò il cameriere, e finalmente potevamo ordinare. Era un ragazzo appena maggiorenne, elegante e raffinato, che però non potette fare a meno di immergersi con gli occhi dentro quel petto così abbondante di Sabrina e così ben offerto a chi ne volesse ammirare la sua spettacolare forma. Quei seni morbidi lo misero seriamente in imbarazzo, perchè si mise ad elencare i piatti consigliati dallo chef, ma balbettando e sbattendo gli occhi. Ordinammo i primi piatti e lui scappò via. Sean scoppiò a ridere.
"Povero ragazzo" disse. "Di fronte a tutta questa carne è andato in tilt".
"Macchè!" a Sabrina le tremava la voce, anche lei era piuttosto in imbarazzo, perchè provava nei confronti di Sean una certa eccitazione, dovuta forse al fatto di sapere cosa nascondesse in mezzo alle gambe. "Chissà quante belle donne è abituato a vedere, certamente più eleganti di me".
"Ma qui l'eleganza c'entra poco" continuò Sean. "Quel ragazzo più che all'eleganza sembra interessato di più ad un paio di tette belle grandi come le tue".
"Non vorrei contraddirti, ma ormai, i ragazzi giovani come lui, sono attratti di più da ragazze magre e piatte".
"Questo è in parte vero" continuò la Proboscide. "C'è chi cerca la bellezza magra e piatta, è vero. Ma chi cerca una vera donna, fertile e in grado di diventare mamma e di allattare i propri bambini, allora guarda una donna come te. Tu sei una donna, Sabrina. Non te lo dimenticare mai".
Di fronte a quelle delucidazioni da parte di Sean rimanemmo entrambi a bocca aperta. Era un uomo così profondo che ci si poteva rimanere ad ascoltarlo per ore. Non diceva mai cose banali. O perlomeno era quello che credevo io, poi magari, ad alcuni sarebbe potuto apparire come il re della mediocrità, chi lo sa.
"Ho fatto sesso con molte donne, durante la mia carriera" disse. "Erano tutte molto belle, ma con nessuna di loro ho mai desiderato di trascorrerci tutta la vita insieme, e magari di formare una famiglia. Perchè erano dei semplici idoli del sesso. Una donna come te non l'ho davvero mai incontrata, Sabrina".
Sabrina arrossì non poco e balbettò un "grazie". Cercai di cambiare discorso, perchè quello, più che un corteggiamento, somigliava ad una sviolinata. E non vi nascondo che da quella serata mi aspettavo qualcosa di più piccante. Sean era un tipo così romantico che dopo un pò annoiava. Certamente Sabrina non era annoiata, perchè si lasciava ricoprire da tutte quelle attenzioni con non poco piacere. D'altronde, come darle torto? Ad ogni donna piace essere ricoperta di complimenti e belle parole.
"Certo che tu hai avuto delle donne davvero stupende" dissi, per cambiare discorso.
"Ricordo di aver visto un film dove facevi sesso con un'attrice Giapponese, credo. E la cosa che mi ha colpito di più è l'averti visto eiaculare una prima volta sul suo ombelico, poi non contento lo hai infilato un'altra volta dentro, e dopo altri venti minuti le hai fiottato sulla faccia e poi lo hai infilato un'altra volta dentro. Insomma, non so come faceva, ma il tuo pene era sempre duro come una roccia".
"Beh, se non avessi queste qualità, forse farei un altro lavoro".
La cena si dimostrò piuttosto innocente; a parte i continui apprezzamenti rivolti a Sabrina, Sean non si espose più di tanto. Prima di terminare la serata, decidemmo di andare a prendere un cocktail in un famoso locale notturno della zona. Ma si sa, Sabrina ha un carattere piuttosto caldo, così decidemmo di riaccompagnare La Proboscide in albergo. Entrati in ascensore ad un certo punto vidi Sabrina schiacciare il tasto "Stop". Ci bloccammo a metà strada, e io le chiesi cosa avesse in mente di fare. Sabrina iniziò a spogliarsi, dapprima liberando le sue imponenti tette dal vestito. Poi lo fece scendere ai piedi e se ne liberò completamente. Tolse anche le mutandine, ora era completamente nuda, e schiacciò il tasto del piano in cui stava la camera di Sean.
"Stasera mi sento un pò porca" disse.
Le porte dell'ascensore si aprirono e Sabrina uscì nel corridoio, con indosso soltanto i tacchi a spillo e il suo collier di diamanti. Si guardò in giro cautamente, controllando che non ci fosse nessuno. Poi si mise con le mani contro una parete e allargò le cosce. Raccolsi i suoi vestiti, ero piuttosto nervoso, non capivo cosa avesse in mente di fare.
"Sean, sono molto curiosa. Fammi vedere come ti comporteresti, nel caso in cui stessimo girando un film".
Era una situazione molto pericolosa. Qualcuno avrebbe potuto chiamare la polizia. La Proboscide si mise dietro Sabrina, e portò le mani in avanti, verso i suoi seni e li palpò. Poi si piegò su di lei e le baciò il collo. Sabrina si spostò una ciocca di capelli per facilitare il contatto con le sue labbra. Poi Sean iniziò a muovere il bacino, simulando una penetrazione. Il suo cazzo, racchiuso in quei pantaloni, batteva contro le natiche di Sabrina, che ansimava, come se quell'enorme pene le stesse davvero entrando nel corpo. Capii subito che Sabrina, avendo ascoltato il mio discorsetto, e quindi non volendo arrivare dritta all'azione, stava cercando di ottenere comunque una forma di piacere, anche se non dovuta alla penetrazione.
"Fammi godere, così!" disse con un filo di voce.
Sean la prese per i fianchi e batteva con il suo cazzo contro il suo culo, con un ritmo sempre più rapido. Poi sentimmo una porta che si apriva, e scappammo verso la camera che avevo prenotato. Sabrina correva e le tette ballavano in modo osceno, cozzando una contro l'altra. Alla fine del corridoio c'era una coppia sulla cinquantina, che quando vide la mia fidanzata tutta nuda, a momenti gli veniva un colpo.
"Apri questa porta, Sean, guarda in che condizioni sono!" Sabrina cercava di coprirsi con le braccia, ma era davvero difficile vista l'abbondanza delle sue forme.
Finalmente entrammo dentro, e sia lei che Sean scoppiarono a ridere. Io invece ero mezzo terrorizzato. Il rischio non era mai stato il mio forte.

Stefano.

3 commenti:

  1. mmmmmm mi hanno sempre intrigato le cene eleganti in cui il povero cameriere si perde nelle curve della donna che deve ordinare il menu... E nel frattempo il cameriere si eccita e non può fare nulla per nascondere la patta gonfia e magari la donna lo stuzzica sfiorandogli il sesso duro con innocente malizia...

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  2. era proprio carino, speriamo di incontrarlo ancora

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    1. secondo me ne vale la pena e poi tu sabri sai sempre come mettere a loro agio gli uomini che impazziscono per le tue curve!

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