lunedì 2 aprile 2012

Mattia pesce grosso


Mattia ai tempi era quello fidanzato con la più strafiga della compagnia, una vera dea dagli occhi di ghiaccio, di quelle che se la tirano perchè possono permetterselo, inavvicinabile da chi non fosse alla sua altezza, ed era alta davvero, due cosce di marmo che portava magnificamente su quei tacchi che tutte noi ragazze normali potevamo solo sognare. Eppure non era felice, sessualmente almeno. Era tanto frustrato quanto innamorato. Tra amiche si vociferava che il motivo di tanta pena (sarebbe meglio dire pene) si celasse dentro i boxer di Mattia e i compagni che avevano avuto modo di fare la doccia con lui dopo le partite di calcetto avrebbero potuto confermarlo se ciò non avesse gettato dei dubbi sulla loro sessualità e si limitavano a battutacce da caserma nel tentativo di ridicolizzare l'amico tanto invidiato. Martina invece era troppo piena di sè per apprezzare qualcun altro e le loro rare scopate si trasformavano in triste ginnastica con lei muta e immobile che sperava finisse il più presto possibile per poter andare a rifarsi il trucco. Io però non mi accontentavo delle dicerie, avrei voluto toccare con mano e magari bocca se possibile. Dovevo prenderla alla larga, non potevo pensare che tutte le coppie fossero come Enrico e Flavia e per quanto trovassi lo shopping la peggiore forma di degenerazione femminile mi proposi di accompagnare la bella Martina in un terribile pomeriggio di negozi in cui la vedevo provare vestitini che mai e poi mai sarebbero entrati nelle mie forme. Mattia la chiamava e messaggiava di continuo e lui sbuffando rispondeva ogni mezz'ora. Approfittai della sua ingenua fiducia in me per dirle scherzando "Marti se ti rompe tanto dai il cell a me risponderò io fingendomi te così sta buono". Lei liberata dal peso mi ringraziò con un sorriso. Iniziai a messaggiare con Mattia, finendo tutto il credito della bella statua di ghiaccio e provocai Mattia con messaggi sempre più caldi che sicuramente mandarono in confusione il povero ragazzo, fino a dargli appuntamento la sera a casa sua.
Quando arrivai a casa di Mattia, non fu molto felice di vedermi, aspettava la bella Martina e cercò di liquidarmi alla svelta. Dovetti confessare che quei messaggi li avevo scritti io e la sua faccia delusa fu uno spettacolo. "Ma non capisco...perchè lo hai fatto?" "Semplice! Avevo voglia di stare un pò con te.." dissi strizzando l'occhio. "Ancora non capisco..." "Ma non bisogna sempre capire tutto, dai Matti rilassati...cosa c'è che non va?" "Eh un sacco di cose!" "Dai ti ascolto". Piano piano Mattia si lasciò andare, mi confessò i suoi problemi di letto con Martina, mi disse che era stanco di scopare una bambola, che lei non si lasciava mai andare, che lui sognava una donna porca..."Guarda a volte vorrei che qualcuno se la scopasse di santa ragione per capire se è così fredda solo con me, cosa ho che non va?" "Beh difficile dirlo così, forse dovrei provare ahahah" Finalmente anche lui sorrise ma non fece un passo in più. "Dai spiegami meglio, cosa vorresti da lei?" "Ma che dirti, io vorrei una donna viva e calda invece lei resta sempre in silenzio...scusa la domanda ma tu riesci a stare in silenzio tutto il tempo quando...?" "Io??? Ma vuoi scherzare?!?!? Ci sono volte che bisogna stare attenti a non svegliare tutto il quartiere ahahah". Strappai un altro sorriso a Mattia questa volta un pò più malizioso del primo. "Ecco io vorrei almeno una volta una scopata così". "Ora ti faccio io una domanda...sicuramente saprai quello che si dice sul tuo conto...è tutto vero?". Questa volta non rise ma si imbarazzò ed era la conferma che sognavo. "Quindi diciamo che se io ti promettessi di non restare in silenzio, tu potresti farmi vedere fino a che punto siano vere quelle voci, giusto?". Mentre aspettavo la risposta mi sfilai la maglia liberando i tettoni. "Caspita Sabri...non sono l'unico allora ad avere qualcosa di grosso". Sorrise mentre si sbottonava il jeans. Il pacco del boxer già rivelava che non erano tutte dicerie. Senza più dire una parola ci ritrovammo con le mani impegnate a conoscere uno le dotazioni dell'altra. Lui mi palpava il seno e io infilai le mie nel suo boxer. Non lo feci per compiacerlo ma fu vera sorpresa e mi scappò un ohhhh sincero e stupito. Anche duro per metà era il cazzo più grosso che avessi mai toccato finora. Ne fu contento, finalmente qualche reazione e si buttò su di me per spogliarmi del tutto mentre io continuavo a misurargli l'uccello con le mani, anche le palle erano parecchio grosse e gonfie, pelose come piacciono a me. Lo scoprii del tutto ed era completamente duro. "Cavolo ma è enorme! Che bestione hai Mattia, sul serio, tu sei un vero uomo con un vero cazzo!". Mattia era veramente arrapato, gli piaceva ricevere quei complimenti "Dai allora succhialo se ti piace tanto". Ci provai, con molta difficoltà e la cosa lo arrapò ancora di più, vedere la mia bocca che si affannava a stringergli il cappellone lo mandava su di giri, tentò di forzarmi la bocca spingendolo, stavo soffocando. "Scusa ma mi sa che qui tutto non ci sta, vuoi provare dietro?". Era allibito "Sei...sicura? Martina si è sempre rifiutata perchè è troppo grosso, non vorrei farti male". "Oh si che mi farai male, ma anche tanto bene, ti prego Mattia inculami!". Era troppo per lui, mi afferrò con foga e mi girò a pecora sul letto, partirono due sonori sculaccioni sulle mie chiappe prima di sentirlo sputare sulle mani per insalivarsi la cappella. "Lo hai voluto tu, troia!". Prese a penetrarmi dolorosamente nel culo, vi ho già detto che Mattia non è uno troppo delicato in certe cose e fu una fortuna, se fosse stato più dolce non sarebbe mai riuscito a forzare il mio ano che opponeva resistenza. Il risultato fu un enorme palo ficcato nella mia pancia e un mio grido di piacere. La sorpresa del sentire il mio piacere lo incoraggiò a scoparmi, "Ti prego Sabri parlami, dimmi che lo senti tutto" "MMMM se lo sento Mattia, hai un cazzo enorme, bellissimo ti prego dammelo, in fondo, tutto, scopami scopami scopami". Parlai per tutto il tempo con il tono di voce crescente fino a godere prima di lui. Urlai il mio "VENGOOOOO" senza accorgermi che per il caldo avevamo lasciato il balcone aperto, non potevano vederci ma sentirci evidentemente si perchè da giù qualcuno gridò "Brava!" cosa che fece perdere il controllo al mio inculatore super dotato che mi inondò il culo di calda sborra fiottante. Quando si sfilò dal mio culo rimase l'imbarazzo di non sapere cosa dirci, risolvemmo la questione con altri appuntamenti di nascosto e così anche per lui farlo con Martina divenne ginnastica do routine, il vero sesso lo faceva poi con me. Del resto se lei non gli dava il culo e io si non si può dire che fosse un vero e proprio tradimento.
Sabrina

5 commenti:

  1. il tuo culo sabri dev'essere la fine del mondo e a forza di fartelo aprire da arnesi così grossi dev'essere diventato una voragine... solo a pensarci mi scoppia in mano!! certo che stefano è un uomo davvero fortunato.. siete una coppia stupenda!!

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    1. Grazie Vernon!anche io mi sento molto fortunata ad avere accanto un uomo meraviglioso come Stefano! Grazie per i complimenti continua così e fattelo scoppiare in mano tutte le volte che vuoi...per noi è un piacere :D

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  2. sabrina sei una donna davvero dolce che sa come godere e come far godere gli uomini che hanno la fortuna di incontrarti sulla loro strada.. E poi hai una carica erotica esplosiva!! sono rare le donne come te... è incredibile che questo Mattia andasse dietro a una secca quando poteva avere una vera donna come te! il suo uccello non ti manca? tanti baci!!

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  3. si hai proprio ragione...dici che dovrei richiamarlo? E' il tuo preferito tra i nostri amici?

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  4. sabri hai un ottimo gusto... sinceramente c'è l'imbarazzo della scelta ma secondo me questo Mattia può ancora darti molte soddisfazioni!

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