domenica 22 aprile 2012

Amiche

Quello che seguì fu un periodo meravigliosamente romantico. Io e Stefano nel nostro primo nido d'amore, era incredibile, piano piano stavo vedendo realizzati tutti i miei sogni, avevamo iniziato da quelli sessuali è vero ma siamo poi finiti in cose più concrete. La nuova casa fece uscire di scena la figura dello Stefano amante, non serviva più, ormai potevamo fare l'amore tutte le sere, e spesso non solo la sera in tutta tranquillità. Certo tutto quello che avevamo vissuto e sperimentato aveva lasciato la sua traccia e capitava che mentre Stefano mi scopasse steso sopra di me le mie dita corressero a cercare il suo ano ad esempio o quando lui era dentro il mio fino alle palle era facile che la sua mente corresse su altri membri che entrassero nei miei orifizi liberi, ma nessuno dei due ne parlava e tutto andava bene così. Per quanto mi riguarda ero pienamente soddisfatta, non avevo alcuna voglia di riprendere la caccia di uomini, volevo il mio Stefano e basta. Ma vivere insieme naturalmente non è solo sesso, Stefano come sapete è un cuoco eccezionale, vivemmo quel primo mese di vita insieme all'insegna dei piaceri della vita, cibo, sesso e coccole. Tutto filava per il meglio, era nato un nuovo equilibrio, ma come in tutte le cose della vita, non sarebbe stato così per sempre.
Una domenica pomeriggio io avevo il turno al centro commerciale, Stefano rimase in casa a riposare e dedicarsi all'arredamento di piccole cose, è anche un maniaco del perfezionismo. Eravamo rimasti che mi sarebbe venuto a prendere la sera per andare a bere qualcosa, eravamo usciti veramente poco negli ultimi tempi, presi come eravamo da quella nuova quiete familiare. Mancava circa mezz'ora alla chiusura ed io ero pronta a concedermi quella serata di relax con l'uomo che amo quando vedo entrare nel negozio una ragazza bellissima e appariscente. Quel viso non mi era del tutto nuovo ma io non ho grande memoria per i visi, specie se femminili. Credo di aver fatto anche a lei lo stesso effetto dato che mi guardava con curiosità ma senza salutarmi, segno che non mi aveva riconosciuta. Eppure entrambe sapevamo dell'altra. Fu solo quando la ragazza si girò che la mia attenzione fu calamitata dal suo splendido culo perfetto che riuscii a mettere insieme i pezzi... era la strafiga del sexy shop!
Fu lei a rompere il ghiaccio: "Senti io sono certa di averti vista da qualche parte ma con il lavoro che faccio vedo così tanta gente che non saprei..."
"Ti aiuto io, per caso il tuo lavoro ha a che fare con l'aiuto alle persone nella loro ricerca del piacere?". So che detta così poteva sembrare che avessi dato alla ragazza della prostituta ma lei si illuminò e capì le mie parole.
"Ma certo! Ora ricordo, tu sei la fidanzata di quel ragazzo tanto carino quanto buffo che cercava nuove sensazioni per il suo.."amico" giusto?" Dunque si ricordava e aveva notato Stefano, la cosa riaccese in me un certo piacere nel sapere che il mio fidanzato venisse apprezzato.
"Giusto giusto, ma forse è meglio parlarne da un'altra parte, se non hai fretta ti offro una birra tanto mi manca poco per chiudere". La ragazza accettò con un entusiamo che non mi aspettavo.
Inviai un sms a Stefano dicendo che avevo incontrato una ex compagna di classe, che sarei andata a bere una cosa con lei e non c'era bisogno che scendesse per venirmi a prendere. Stefano non fece troppo caso al fatto che la situazione era un pò improbabile ma accettò volentieri l'idea di restare un pò da solo a casa. Da quando vivevamo insieme, eravamo stati così impegnati a scopare che non gli era rimasto molto tempo per le sue attività di piacere solitario e decise di approfittarne. Preparò tutto con calma, si versò da bere,si spogliò con calma davanti allo specchio come se lo stesse facendo per una donna che lo aspettava e dedicò tutto il suo cazzo e il suo sperma alle sue donne immaginarie.
Tornai dalla mia nuova amica e decidemmo di andare in un pub tranquillo dove poter fare le presentazioni, ero molto curiosa di capire perchè tra tanta gente si ricordasse proprio di noi.
Naturalmente la nostra entrata nel pub suscitò l'interesse di buona parte della popolazione maschile ma Valentina, questo era il suo nome, sembrava non dare nessuna importanza alla cosa, forse ci era talmente abituata, eppure devo ammettere che più di un ragazzo là dentro era degno di nota.
Fatte le presentazioni di rito fu lei ad entrare in argomento: "Allora, il vostro "amico" è rimasto soddisfatto dal nostro servizio?" Mi venne da ridere ricordando quanto fosse stato soddisfatto Stefano di quell'acquisto.
"Si, soddisfatto mi sembra la parola giusta" dissi ridendo.
Era strano per me trovarmi così bene a parlare con una ragazza, non ho mai avuto molto feeling con il genere femminile a causa delle invidie che ben conoscete, eppure quella ragazza sembrava diversa, uno strano binomio tra sensualità, bellezza e intelligenza.
Rincarò la dose: " Spero che il vostro amico sia carino almeno la metà del tuo fidanzato". Dunque le piaceva Stefano, ne fui contenta e lusingata.
"Ti piace Stefano?"
"Ah si chiama Stefano, bel nome! Si è un bel ragazzo ma stai tranquilla non è mia abitudine fregare i ragazzi altrui".
"Peccato" mi scappò involontariamente.
"Come scusa?"
"No nulla, pensavo solo che anche tu hai fatto colpo su di lui e credo sempre che sia un peccato quando due persone si piacciano che non possano approfittarne..lo trovo come dire uno spreco ecco". Cercavo di studiare la sua reazione.
"Ah ah ah sei simpatica cara, è molto bello che tu la pensi così... quindi se ti dicessi che anche tu mi piaci pensi lo stesso che sia uno spreco?". Ci stava provando? Non ne ero certa, non sono molto esperta di corteggiamento tra donne, non che la cosa mi turbasse più di tanto, semplicemente non mi ero mai posta il problema, amo talmente il cazzo che probabilmente si il sesso tra donne lo avevo sempre visto come uno spreco.
"Sinceramente non saprei dirtelo però per coerenza in linea di massima dovrei dire di si, anche quello è uno spreco".
Valentina sembrò sollevata e iniziò a parlare senza freni raccontandomi in breve la sua situazione.
"Vedi Sabri cara, con il lavoro che faccio ne ho viste davvero di tutti i colori, ma non è questo il punto. A furia di dedicarmi al piacere altrui ho spesso trascurato il mio, anche perchè per me il piacere non è proprio una cosa semplicissima". Non capivo bene, in che senso? Una ragazza così poteva avere tutti gli uomini che voleva, e già solo in quel locale ce ne saranno stati almeno una decina pronti ad uccidere per potersela scopare di santa ragione. Vide la mia faccia perplessa e proseguì.
"Per molto tempo ho pensato di essere frigida, non riuscivo a provare piacere nel rapporto sessuale con un uomo, uno solo intendo, per me il sesso è una cosa complessa, non sono mai riuscita a viverlo come fine a se stesso, finivo sempre per innamorarmi anche delle avventure di una notte e non riuscire a provare piacere era per me un vero dramma. Quando iniziai a capire che un solo uomo non mi bastava decisi di provarne più insieme, come fanno molte donne che ho conosciuto al sexy shop, ma nemmeno quella era la soluzione, farlo con più uomini insieme non risolve il fatto che io sono molto lenta ad eccitarmi. Per fartela breve l'unico modo in cui potevo trovare soddisfazione dal sesso era farlo con 3 ragazzi ma non insieme, uno alla volta, il primo doveva eccitarmi con la bocca ma quando mi dedicavo io a lui e veniva io ero appena all'inizio, quindi toccava al secondo scoparmi in genere analmente ma anche in quel caso lui godeva e a me non bastava quindi entrava in scena il terzo che completava il lavoro. Capisci bene che una situazione del genere era insostenibile. Quindi ci rinunciai e decisi di provare con le donne. Sessualmente andava molto meglio e credevo di aver trovato la risposta, ero lesbica. Ma presto mi accorsi che non era vero, non riuscivo ad innamorarmi di una donna, insomma mi mancava il lato affettivo e sono giunta alla conclusione che il sesso lo faccio meglio con le donne ma per amare ho bisogno di un uomo."
Ero rimasta senza parole, non avrei mai immaginato una sessualità così complessa e mi immedesimai in quella storia, qualche punto di contatto c'era, anche io potevo amare solo Stefano ma per godere avevo bisogno anche di altro (di altri).
Raccontai a mia volta la nostra storia, che voi ben conoscete, e ripresi il discorso di lei e Stefano insieme.
"Quindi pensi che tra te e Stefano da quel punto di vista non potrebbe succedere nulla?"
"Questo non so dirtelo, però io vi ho conosciuti insieme, non riuscirei a scindervi, non potrei mai fare sesso con Stefano senza di te e viceversa". La prospettiva era del tutto nuova per me, mi costrinse a ripensare al mio rapporto con il mio stesso sesso. Le donne di per sè non mi piacevano, non mi sono mai piaciute ma stasera sentivo una forte curiosità di vedere Valentina nuda. A dirla tutta volevo proprio vederle la figa. Credo sia l'unica cosa del corpo di una donna che potrebbe intrigarmi, niente tette, viso o altro, solo figa. Fu questa curiosità così forte a spingermi ad essere sincera fino in fondo con una persona conosciuta da meno di due ore, Stefano mi perdonerà.
"In realtà credo ci sarebbe un problema in più, Stefano è un uomo eccezionale, molto carino come hai visto anche tu, e anche abbastanza dotato bisogna riconoscerlo, solo che quando è a letto con una donna, specie se nuova e bella come te...come dire...beh si lascia prendere dall'emozione e non dura molto". Valentina non sembrò per nulla turbata da questo fatto.
"Ma no, non credo sia una problema questo, anzi l'importante è saperlo così ci si organizza meglio. Non posso negarlo, mi piacete molto entrambi, io non avrei nessun problema a rispettare i tempi di Stefano, a patto però che possa avervi entrambi."
"Non ci sarebbero solo i suoi di tempi da rispettare, io non sono mai stata con una donna, per lui farei di tutto solo non saprei da che parte iniziare, insomma ci sarebbero dei tempi anche per me"
"Sabrina tesoro, siamo giovani, nessuno ci mette fretta, abbiamo tuttoi il tempo davanti, tranne stasera che si sta facendo tardi, per prima cosa mi farai conoscere Stefano, poi quello che verrà verrà, al meno avremo un'amicizia in più. Ora però ti accompagno che è tardi, tanto sapete dove trovarmi".
In auto non riuscii a fare a meno di gettare lo sguardo tra le sue cosce, mi attraeva quella figa non so dirvi altro. Quasi sotto casa inviai un sms a Stefano "Sto arrivando". Naturalmente lo feci per fare gioco sulla sua curiosità e infatti riconobbi la sua figura nuda nella penombra al balcone che scrutava per capire in compagnia di chi ero. Valentina non se ne accorse, lui non fu sicuro di aver visto bene, ma l'ipotesi che si potesse trattare della topa bastò per fargli portare la mano sul pisello moscio e provato da quelle due seghe consecutive con cui aveva impiegato la serata.
Salita a casa lo trovai nudo e sporco di sperma, con la scena di un film porno, inutile dirlo della Proboscide che ancora scorreva sullo schermo. Ero felice che ormai non mi nascondeva più la sua attività di segaiolo e per ringraziarlo mi inginocchiai a baciargli l'uccello e leccare tutto lo sperma rimasto tra i peli prima di finire abbracciati a letto addormentandoci così.
Sabrina

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